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Annata
2020
Vinificazione e maturazione
Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano nelle ore più fresche del mattino e immediatamente conferite alla cantina, dove vengono spremute intere, il mosto così ottenuto, inizia il suo percorso completamente nuovo, per quanto riguarda un Sauvignon Blanc di Villa Russiz; infatti fermentazione e affinamento avvengono in botti di rovere, per un totale di 18 mesi. Dopo di che, il vino viene assemblato in vasca d’acciaio, dove rimane per almeno 4 mesi, per poi essere imbottigliato. Dopo un periodo di affinamento in bottiglia di 8 mesi circa è disponibile.
Gradazione alcolica
14.5%
Vitigno
Sauvignon
Possibilità di invecchiamento
7-8 anni
Zona
La vigna presenta due differenti esposizioni al sole, una parte a nord-est che conferisce al vino una buona carica aromatica ed una parte a sud-est che conferisce la struttura e la ricchezza alle uve e di conseguenza al prodotto finale
Formato
Bottiglia da 75cl
Dettagli
Caratteri organolettici: al naso elegante e vibrante con i sentori tipici del Sauvignon Blanc, pesca a pasta bianca, fiori bianchi e leggera foglia di pomodoro; al palato è un vino che emoziona, grande mineralità, freschezza, sapidità sono tutti ben coordinati dall’uso sapiente del legno che non maschera le caratteristiche varietali ma bensì le esalta ed è proprio nel retrogusto che si percepisce in maniera netta le note del varietale classico, lasciando in bocca sapori e sensazioni molto persistenti dopo l’assaggio
Gastronomia: sushi e pesce saporito
Annata
2020
Vinificazione e maturazione
Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano nelle ore più fresche del mattino e immediatamente conferite alla cantina, dove vengono spremute intere, il mosto così ottenuto, inizia il suo percorso completamente nuovo, per quanto riguarda un Sauvignon Blanc di Villa Russiz; infatti fermentazione e affinamento avvengono in botti di rovere, per un totale di 18 mesi. Dopo di che, il vino viene assemblato in vasca d’acciaio, dove rimane per almeno 4 mesi, per poi essere imbottigliato. Dopo un periodo di affinamento in bottiglia di 8 mesi circa è disponibile.
Gradazione alcolica
14.5
Vitigno
Sauvignon
Possibilità di invecchiamento
7-8 anni
Zona
La vigna presenta due differenti esposizioni al sole, una parte a nord-est che conferisce al vino una buona carica aromatica ed una parte a sud-est che conferisce la struttura e la ricchezza alle uve e di conseguenza al prodotto finale
Formato
Bottiglia da 75cl
Caratteri organolettici: al naso elegante e vibrante con i sentori tipici del Sauvignon Blanc, pesca a pasta bianca, fiori bianchi e leggera foglia di pomodoro; al palato è un vino che emoziona, grande mineralità, freschezza, sapidità sono tutti ben coordinati dall’uso sapiente del legno che non maschera le caratteristiche varietali ma bensì le esalta ed è proprio nel retrogusto che si percepisce in maniera netta le note del varietale classico, lasciando in bocca sapori e sensazioni molto persistenti dopo l’assaggio
Gastronomia: sushi e pesce saporito
Cantina
Nel 1868 Elvine Ritter de Zahony, di fede protestante, e Theodor Karl Leopold Anton de la Tour Voivrè, esponente di un’antica e nobile famiglia francese di religione cattolica, si sposano. Agli sposi il padre Giulio Ettore Ritter de Záhony regala il consistente appezzamento terriero di Russiz nel cuore del Collio Goriziano. Theodor, esperto perito agrario e viticoltore, coglie le potenzialità del territorio particolarmente vocato all’enologia: elabora studi innovativi e metodiche pioneristiche, come l’introduzione di varietà di viti francesi. La leggenda vuole che il conte trasporti le barbatelle in grandi mazzi di fiori da regalare alla moglie. Theodor riesce a trasformare Villa Russiz in un’azienda vitivinicola all’avanguardia. I suoi vini vengono degustati e apprezzati dai Reali d’Europa e alla corte degli Zar.
Dal 1954 la direzione dell’azienda viene assunta dall’agrotecnico Edino Menotti. Inizia un’opera di ristrutturazione con la collaborazione di tutta la comunità di Capriva del Friuli. Il 28 novembre 1964 Villa Russiz entra a far parte del neonato Consorzio Collio, che, nel 1968, ottiene la DOC. Nel 1989 arriva il figlio Gianni Menotti. Viene piantato un nuovo vigneto di Friulano e creata la linea Cru dedicata a Theodor De La Tour. Nel 2002 Gambero Rosso premia il Gräfin de La Tour come Miglior Vino Bianco D’Italia. Nello stesso anno l’azienda riceve la medaglia di Cangrande della Scala al Vinitaly quale Azienda Benemerita D’Italia. Nel 2007 arriva come aiuto enologo Giovanni Genio e nel 2011 ne prende le redini iniziando un nuovo corso: promuovere i vini autoctoni e soddisfare i nuovi trend con prodotti semplicemente eleganti di equilibrata bevibilità. Nel 2010 nasce Les Enfants, un blend fresco, perfetto per l’aperitivo. Nel 2011 viene creato un Sauvignon affinato in barrique. Nasce così la Limited Edition Sauvignon Bleu, solo nelle annate eccezionali. La storia di Villa Russiz è una storia di amore, non solo per la terra e i suoi frutti. Oggi la Fondazione Villa Russiz gestisce il patrimonio immobiliare e agricolo investendo i proventi della gestione nella Casa Famiglia.
Il Collio è uno spicchio di Friuli Venezia Giulia all’estremo confine nord-orientale che comprende le colline a nord della provincia di Gorizia, fino al confine con la Slovenia. Il clima è dolce e temperato, perché il freddo vento del Nord viene mitigato dalle Alpi Giulie e si intreccia con le brezze marine che provengono dal vicino Mare Adriatico: si realizza così una condizione ambientale del tutto particolare, un vero e proprio microclima, che rende questo territorio straordinariamente vocato per la viticoltura.
Nel 1868 Elvine Ritter de Zahony, di fede protestante, e Theodor Karl Leopold Anton de la Tour Voivrè, esponente di un’antica e nobile famiglia francese di religione cattolica, si sposano. Agli sposi il padre Giulio Ettore Ritter de Záhony regala il consistente appezzamento terriero di Russiz nel cuore del Collio Goriziano. Theodor, esperto perito agrario e viticoltore, coglie le potenzialità del territorio particolarmente vocato all’enologia: elabora studi innovativi e metodiche pioneristiche, come l’introduzione di varietà di viti francesi. La leggenda vuole che il conte trasporti le barbatelle in grandi mazzi di fiori da regalare alla moglie. Theodor riesce a trasformare Villa Russiz in un’azienda vitivinicola all’avanguardia. I suoi vini vengono degustati e apprezzati dai Reali d’Europa e alla corte degli Zar.
Dal 1954 la direzione dell’azienda viene assunta dall’agrotecnico Edino Menotti. Inizia un’opera di ristrutturazione con la collaborazione di tutta la comunità di Capriva del Friuli. Il 28 novembre 1964 Villa Russiz entra a far parte del neonato Consorzio Collio, che, nel 1968, ottiene la DOC. Nel 1989 arriva il figlio Gianni Menotti. Viene piantato un nuovo vigneto di Friulano e creata la linea Cru dedicata a Theodor De La Tour. Nel 2002 Gambero Rosso premia il Gräfin de La Tour come Miglior Vino Bianco D’Italia. Nello stesso anno l’azienda riceve la medaglia di Cangrande della Scala al Vinitaly quale Azienda Benemerita D’Italia. Nel 2007 arriva come aiuto enologo Giovanni Genio e nel 2011 ne prende le redini iniziando un nuovo corso: promuovere i vini autoctoni e soddisfare i nuovi trend con prodotti semplicemente eleganti di equilibrata bevibilità. Nel 2010 nasce Les Enfants, un blend fresco, perfetto per l’aperitivo. Nel 2011 viene creato un Sauvignon affinato in barrique. Nasce così la Limited Edition Sauvignon Bleu, solo nelle annate eccezionali. La storia di Villa Russiz è una storia di amore, non solo per la terra e i suoi frutti. Oggi la Fondazione Villa Russiz gestisce il patrimonio immobiliare e agricolo investendo i proventi della gestione nella Casa Famiglia.
Il Collio è uno spicchio di Friuli Venezia Giulia all’estremo confine nord-orientale che comprende le colline a nord della provincia di Gorizia, fino al confine con la Slovenia. Il clima è dolce e temperato, perché il freddo vento del Nord viene mitigato dalle Alpi Giulie e si intreccia con le brezze marine che provengono dal vicino Mare Adriatico: si realizza così una condizione ambientale del tutto particolare, un vero e proprio microclima, che rende questo territorio straordinariamente vocato per la viticoltura.
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